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Gumdesign: ai confini tra sogno e realtà, forma e funzionalità:

Gumdesign: ai confini tra sogno e realtà, forma e funzionalità:

gumdesign

Nato da un incontro casuale, Gumdesign è uno studio di architettura, industrial design, grafica e art direction per aziende e eventi fondato nel 1999 a Viareggio, Lucca, da Laura Fiaschi (laureata in Design, grafica e Comunicazione all’Università del Progetto di Reggio Emilia) e Gabriele Pardi (laureato in Architettura a Firenze). Coppia nel lavoro e nella vita, sono stati definiti da AD Italia come “una delle più brillanti firme del design italiano”.

La parola “gum” che li identifica nasconde l’illusione di un mondo che non mostri confini tra sogno e realtà, ideale e reale, immaginario e tattile. Ed è con questa aspirazione ben in mente che i designer di Gumdesign danno “forma e funzionalità alle idee” attraverso concept altamente comunicativi. Oggetti d’arredo e accessori di design con uno stile affascinante che unisce versatilità e suggestione. Veri oggetti d’arte da collezione, con fantasie oniriche e rimandi alle sensazioni umane.
“In ogni progetto ricerchiamo qualcosa che possa raccontare dell’oggetto e che possa estendersi oltre la sua pura rappresentazione fisica.” Gabriele Pardi.
La costante ricerca sui materiali e la collaborazione con i migliori artigiani italiani, infine, caratterizzano ogni loro realizzazione.

Ma come nasce un progetto a firma Gumdesign? Come lo yin e lo yang, la loro “coppia creativa” combina diverse sensibilità e percorsi formativi in un grande flusso di idee in cui ognuno trova la propria migliore realizzazione. Laura sotto l’aspetto più puramente creativo ed irrazionale, Gabriele sotto l’aspetto più organizzativo e razionale.
I progetti nascono dallo studio delle necessità di chi vive il quotidiano, di innovare e “gettare avanti” in modo consapevole segni e funzioni per percorsi, abitudini e sensibilità identitarie. E si fanno influenzare dalle condizioni che le circondano. Una su tutte il territorio, che suggestiona materia, colori, linee.

“Abbiamo scelto di vivere e lavorare a Viareggio, piccola città sul mare ma proprio per questo motivo libera, capace di regalare orizzonti infiniti. La materia, il segno, il colore sono elementi imprescindibili dal territorio perché lo arricchiscono di architetture reali ed oniriche, determinano costruzioni teoriche in continuo movimento; stiamo parlando dunque di inclinazione naturale, spontanea, determinata dall’esperienza, dalla conoscenza, dalla vita quotidiana.”

Negli anni lo studio ha lavorato con le più interessanti realtà italiane, affermandosi nel settembre 2014 con la partecipazione a Marmomac Verona, la fiera internazionale più importante al mondo per il settore lapideo, con il progetto “La casa di pietra”. Un allestimento di grande impatto, in cui lo spazio guidato orizzontalmente da una striscia creata sul pavimento con tessere di mosaico bianche, creava un viaggio nella memoria abitativa, dalle caverne ad oggi, in una narrazione evolutiva attraverso oggetti e disegni che in modo simbolico esprimono la sfera affettiva e sociale.
In questo modo, La Casa di Pietra diventa “una piccola enciclopedia visiva di tecniche, materiali, lavorazioni e sensibilità”, espressione dell’Alto Artigianato dell’Italia intera.

La svolta arriva però nel 2020, quando vengono chiamati dal marchio Antoniolupi, importante brand di arredobagno di design italiano, a ripensare la corporate identity aziendale. Nasce così una collaborazione che porta alla realizzazione di stand fieristici innovativi e alla creazione di diversi prodotti diventati iconici. Tra questi il lavabo freestanding Borghi, dal design essenziale. Qui l’innovativa resina ecologica Colormood brevettata antoniolupi, dalle superfici vellutate e morbide al tatto, incontra la matericità del sughero, elemento completamente naturale, sostenibile e riciclabile in finitura naturale o tostata. Borghi riceve nel 2021 il premio EDIDA 2021 per la categoria “bathroom” e diventa una vera collezione con l’arrivo di una vasca centro stanza ovale e un lavabo da appoggio sempre in Cristalmood o Icemood, resina trasparente brevettata dal brand.

Tappeto Tramato (linea Tra le Righe e lavabi Borghi), antoniolupi

Particolarmente attenti alla contaminazione materica, alla ricerca sui materiali e alla sostenibilità, sempre per antoniolupi realizzano l’anno successivo il lavabo 024, che reinterpreta, all’insegna del recupero di pezzi di risulta, il concept del progetto di interior “Tra le Righe”. Ovvero pezzi d’arredo iconici come lavabi, complementi, tappeti e carte da parati che, come un vero e proprio manifesto, raccontano la poetica di Laura Fiaschi e Gabriele Pardi attraverso la geometria del decoro. 024 nasce dalla composizione radiale di 24 spicchi di marmo bianco di Carrara riuniti tra loro attraverso giunti in resina epossidica di colore nero. Il piedistallo è costituito da elementi listellari in marmo nero Marquina con giunti a contrasto in continuità con l’immagine optical di tutta la collezione.

antoniolupi

La contaminazione materica al centro. In questo senso si sviluppa anche l’ultima collaborazione di Gumdesign, quella con l’ente fiera Milano per il lancio in occasione di Milano HOME 2024 del progetto “NoveBotteghe_convergenze materiche” dedicato alle eccellenze dell’artigianalità italiana. 9 realtà uniche, 9 imprese che riprendono il concept nato con “La Casa di Pietra” con l’intento di raccontare il saper fare, il territorio e le sensibilità artigianali italiane e far conoscere lavorazioni artigianali e materiali innovativi. Un’estensione di ciò che rappresentava la “bottega rinascimentale” ma nel contemporaneo e nel quotidiano, un luogo dove si incontrano tradizione ed innovazione, dove si sperimenta la materia e si ricercano nuove lavorazioni.

Autore: Giulia Berti


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