Cukrownia Żnin è un’area industriale di 35 ettari che attualmente ospita due edifici alberghieri, sale conferenze, ristoranti, un bar, una birreria, una sala cinema, una spa e una piscina.
La fabbrica, adibita nella lavorazione della barbabietola da zucchero, viene fondata nel 1894. Passa attraverso guerre e cambi direzionali tra tedeschi e polacchi sino al 2004, quando la produzione a Cukrownia Żnin viene interrotta e la fabbrica chiude, lasciando un grande vuoto.
Nel 2015 la struttura viene acquistata dal gruppo polacco Arche SA, noto per la sua sensibilità nelle ristrutturazioni di monumenti e rivitalizzazione degli spazi. Gli stessi designer hanno definito l’investimento l’insegna del romanticismo, il che la dice lunga sulla visione alla base del progetto, adattare questa vasta area a luogo di villeggiatura con la massima attenzione nella conservazione del patrimonio architettonico.
Il progetto viene curato dallo studio Bulak Projekt: “Il magazzino con il locale di imballaggio è stato adattato in hotel con SPA e ampliato al tempo libero acquatico con piscine. Gli edifici del magazzino adibiti a centro riabilitativo con strutture ricettive con camere e appartamenti e la rimessa delle locomotive trasformata in circolo e, in un ristorante”.
Ho avuto il piacere di visitare Cukrownia-Żnin e la struttura fa una grande impressione sugli appassionati di architettura, specialmente quelli che come me, sono cresciuti nello spazio post-industriale di Wałbrzych (Bassa Slesia). Nulla è stato lasciato al caso nel vecchio zuccherificio di Żnin, dove gli elementi architettonici rinforzati e protetti si intrecciano con la realtà moderna, i colori e le trame dei nuovi materiali, la distribuzione nel suo complesso.
Vorrei citare l’arch. Marek Bulak, che ha raccontato alla rivista “Zawod-Architekt” la sua prospettiva di partecipare a questo investimento: “Fin dall’inizio, ci siamo concentrati sul massimo rispetto del valore sia del contesto storico sia dello stigma impresso sulla struttura dell’edificio dalle generazioni successive, sfruttando appieno il potenziale della diversità estetica e dell’aspetto tecnico della struttura. Trattato la sua complessità come una risorsa: abbiamo esposto le trame, i colori, le tracce dell’attività umana, i dispositivi e le installazioni lasciate. L’idea principale alla base della costruzione di Cukrownia Żnin è stata la continuità del funzionamento della struttura nonostante la radicale trasformazione della sua funzione. I lavori di ristrutturazione sono stati di natura protettiva, non di rinnovamento. Si tratta di una ex fabbrica ora utilizzata dagli ospiti dell’hotel.”
Questo è quello che si prova quando si è ospiti dell’albergo, il grande rispetto per le mura che ci circondano, per il lavoro svolto e per le persone che hanno calcato questi pavimenti. Siamo ospiti lì. Ce lo ricordano i carriponte conservati, le travi rivettate, i pali e le colonne in ghisa, i canali con pompe. Una revitalizzazione della struttura nominata nel concorso Mies van der Rohe Award 2022.
Cukrownia Żnin si trova 40 km a sud di Bydgoszcz, direttamente sul grande lago Żnińskie. Questo fa sì che la posizione geografica, ma anche il criterio in cui è stato pensato il complesso, sia predestinato a luogo ideale per una breve vacanza o soggiorno di lavoro.
L’ambiente informale e ben curato, accomuna tutti: dai genitori stanchi che corrono dietro ai loro bambini nelle aree a loro dedicate, alla coppia in cerca di un angolo romantico, dai partecipanti di una qualche conferenza e a chi, come me, è alla ricerca di un luogo non standard di spazi infantli.
Vale la pena visitare e respirare l’atmosfera di questo luogo piacevole e interessante dove la storia dell’architettura viene magicamente preservata dal tempo che scorre.
fot. Cukrownia Żnin/ Oni Studio
Architetti: Bulak Projekt, Marek Bulak e Piotr Grochowski
Interior design: ARCHE; MML ARCHITEKCI; MIXD
Investitore: Gruppo Arche